Klavdij Tutta, viaggiatore mediterraneo
Il salotto Biedermeier dei conti Coronini
Mostra fotografica retrospettiva di Goran Antlej »Inkognito«
In occasione dei 60 anni del pittore Klavdij Tutta è stata allestita al Castello di Kromberk una mostra antologica che racchiude l'intero ciclo creativo dell'artista, dai primi anni '80 del XX secolo fino ad oggi. Secondo la critica d’arte Milena Koren Božiček «L’artista sloveno Klavdij Tutta ricrea nelle proprie opere la vastezza del Mediterraneo dipingendo con ottimismo, serenità, attualità e rigore in mezzo alle incertezze della vita quotidiana, con il ricordo di distese mediterranee e con lo sguardo all'infinito, che ha come limite solo l'orizzonte personale».
La sua opera pittorica deriva dall'ammirazione del paesaggio mediterraneo, carsico e costiero che tramite immagini e simboli prescelti muta in paesaggio immaginario. Secondo il critico Miklavž Komelj «raramente incontriamo un pittore così legato a un paesaggio specifico. Anche se Tutta da quasi un quarto di secolo vive a Kranj e ha frequentato la scuola superiore e l’Accademia di Belle Arti a Lubiana, il territorio goriziano, suo luogo natale, rimane per lui una sorta di terra promessa che segna profondamente il suo lavoro come un genius loci». Nella sua opera appare precocemente una dimensione magica. Il suo primo periodo pittorico è caratterizzato da pennellate dinamiche con forme astratte sature di colore. In seguito hanno preso vita cicli pittorici realizzati tramite la stilizzazione espressiva del paesaggio e del mondo animale. Tra i soggetti più utilizzati ci sono in particolare quello del toro e delle corna, che con aggressività hanno occupato lo spazio creativo come simboli dell'energia vitale del mediterraneo, in dialogo con i monolitici menhir, simboli ancestrali della credenza popolare. »Le immagini dei tori, emblemi maggiormente rappresentativi del pittore, evocano il concetto di sacrificio, dell'erotismo fallico, del bruciarsi tra le maglie del sole e nel trepidare delle stelle, facendo riferimento a questi titoli suggestivi ... gradualmente questi torelli assumono un aspetto gentile che ricorda i giocattoli dei bambini fino ad assumere, negli ultimi lavori, una forma totalmente lineare, mutandosi quasi in ideogrammi« scrive ancora Miklavž Komelj. Il tema portante rimane ancora il Mediterraneo con i suoi cipressi, gli uccelli, i dolmen, i torelli che l'artista elabora creando sempre nuove formule espressive su una piattaforma mobile costruita da piccole pennellate cromatiche. Negli ultimi anni la visione di Tutta si è focalizzata sul paesaggio marittimo utilizzando motivi come barche, fari, moli e concentrandosi in generale su ciò che lega l'uomo agli infiniti orizzonti marini. Al di là di questi cicli pittorici l'artista muove la sua produzione utilizzando altri linguaggi quali la grafica e il disegno, l'assemblage e l'utilizzo di vari oggetti.
Biografia
Klavdij Tutta è nato a Postojna (Postumia) nel 1958 e cresciuto a Nova Gorica, ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Lubiana, laureandosi in grafica nel 1982 e proseguendo gli studi sempre in grafica fino al 1984. Per la sua formazione artistica ha intrapreso importanti viaggi di studio in tutto il mondo. Di particolare importanza fu un soggiorno di studio presso la Cité Internationale des Arts di Parigi nel 1995. Ha all'attivo oltre 240 mostre personali e ha partecipato a più di 370 mostre collettive sia in patria che all'estero. Per il suo lavoro ha ricevuto 62 premi nazionali e internazionali. Tutta è promotore di numerose manifestazioni artistiche, tra cui il laboratorio internazionale di pittura Slovenia aperta all'arte a Sinji Vrh presso Ajdovščina (Aidussina). Si dedica all'organizzazione di eventi culturali, dedicandosi anche alla cultura giovanile. Nella propria opera creativa si dedica alla pittura, alla grafica, alla scultura, al design e al design di ambienti.
Luogo: Castello di Kromberk
Dal:
19 apr 2018
Al:
30 set 2018
A cura di:
Katarina Brešan, David Kožuh
Testi:
Katarina Brešan, Miklavž Komelj, Milena Koren Božiček, Brane Kovič, Enzo Santese
Grafica:
Boštjan Komel